Se siete dei veri cercatori, sapete già che sono online i dati del Report Digital annuale realizzato da We Are Social – agenzia specializzata in social media marketing – e Hootsuite – piattaforma leader nel settore del social media management.
Conoscere e studiare i dati di mercato è – soprattutto per voi – fondamentale perché strategico per lavorare nel settore digitale, un settore inarrestabile che vive continue trasformazioni. Per cui, se non avete ancora letto i nuovissimi dati di questa ricerca, ecco qualche numero per iniziare.
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Ma torniamo a noi, puntualissima come ogni anno in questo periodo, e arrivata ormai alla sua ottava edizione, l’indagine vuole dare uno spaccato dello scenario digitale con il consueto focus sull’utilizzo di internet, del mobile, delle piattaforme social e dell’ecommerce. Come sempre, all’analisi dello scenario globale si aggiunge uno spaccato sull’Italia.
Ma partiamo subito: circa la metà della popolazione mondiale (3,8 miliardi di persone) utilizza regolarmente i social media, mentre sono 4,54 miliardi le persone connesse ad internet (un incremento YoY del 9%, ma solo il 45% sono donne), con quasi 300 milioni di utenti che hanno avuto accesso ad internet per la prima volta nel corso del 2019.
Quasi due persone connesse ad internet su tre (64%) esprimono preoccupazione riguardo la maniera in cui le aziende utilizzano i loro dati personali, e la metà utilizza regolarmente ad blockers. Sono invece il 56% gli utenti preoccupati per la piega che sta prendendo il tema delle fake news.
Oltre due persone connesse ad internet su 5 (43%) utilizzano regolarmente comandi vocali, mentre sono 4 su 5 quelle che scelgono il gaming come forma di intrattenimento su base almeno mensile.
L’utente internet medio quest’anno spenderà online un tempo pari a oltre 100 giorni (6 ore e 43 minuti al giorno): significa che nel 2020, collettivamente, spenderemo online 1,25 miliardi di anni. Oltre un terzo di questo tempo, 2 ore e 24 minuti al giorno, è speso sui social.
Google e YouTube rimangono i siti più visitati globalmente ma (udite udite) Yahoo! è ancora vivo e riceve più visite di Amazon o del vostro sito per adulti di riferimento, qualsiasi esso sia.
Il podio per quanto riguarda le piattaforme social più attive vede i soliti Facebook, YouTube e WhatsApp. Registriamo una crescita significativa nell’utilizzo di TikTok (800 milioni di utenti attivi al mese, di cui “solo” 300 milioni fuori dalla Cina). Importante anche la crescita dell’utenza raggiungibile su Pinterest (12%) anche grazie all’aggiunta di regioni e paesi precedentemente assenti dalle opzioni di targetizzazione.
Quasi 3 utenti internet su 4 (74%) hanno acquistato prodotti online nell’ultimo mese, con device mobili che superano desktop e laptop attestandosi al 52% di device share per pagamenti online: è la prima volta che registriamo questo sorpasso.
Due terzi degli utenti connessi globalmente fruiscono di contenuti televisivi trasmessi tramite internet, ma va forte anche l’audio, sia per quanto riguarda l’ascolto di musica in streaming (70%), sia di podcast (41%).
E in Italia cosa succede?
L’Italia si conferma un paese maturo, connesso, social, e con un trend di adozione in crescita per quanto riguarda sia Internet in senso ampio, sia le piattaforme social, sia le nuove tecnologie. Sono infatti quasi 50 milioni le persone online in Italia su base regolare, e 35 milioni quelle presenti ed attive sui canali social. In entrambi i casi, registriamo un aumento rispetto alla rilevazione del 2019. Ma non è solamente la quantità di persone presenti ed attive a crescere, ma anche il tempo che decidiamo di passare online: spendiamo 6 ore connessi ad internet ogni giorno, e 1 ora e 57 minuti sui social, in aumento rispetto al dato rilevato nel 2019, che si era fermato a 1 ora e 51 minuti.
Per quanto riguarda le nuove tecnologie, cresce di ben 5 punti percentuali rispetto allo scorso anno l’utilizzo di assistenti vocali da mobile o device dedicati (dal 30% al 35%). Un italiano su 12 possiede device per la smart home, mentre triplica (dal 5% al 15%) la penetrazione della categoria dei werables, siano essi smartwatch o altri dispositivi per il tracciamento dell’attività fisica o della salute in senso ampio. Più indietro, ma forse meno di quanto si possa pensare, l’adozione di dispositivi per la realtà virtuale, in mano al 3% degli italiani.
Non è di certo una novità che l’utilizzo degli smartphone abbia raggiunto livelli (quasi) di saturazione: ne troviamo conferma nel dato riguardante il 98% degli utenti social che si connette da dispositivi mobili. Anche qui, al netto dei volumi, è anche interessante un punto di vista più qualitativo: siamo anche più coinvolti, in virtù dell’aumento degli utenti ingaggiati e che contribuiscono attivamente al dialogo, in crescita da 74% a 81%. Naturalmente non tutto il dialogo che si viene a creare è necessariamente costruttivo, o positivo. In questo senso disinformazione e fake news non salgono alla ribalta oggi, ma troviamo conferma di ampia consapevolezza sul tema: più di una persona su due ha infatti espresso preoccupazione per la tematica delle fake news (52%) e del trattamento dei dati personali (59%) da parte delle piattaforme e delle aziende, e cresce contestualmente l’utilizzo di strumenti di ad-blocking (dal 35% del 2019 al 40%).
Ma quali sono le piattaforme preferite dagli italiani? Nessuno scossone rispetto a quanto riportato l’anno scorso, con YouTube e la famiglia di app di Facebook (WhatsApp, Facebook, Instagram e Messenger, nell’ordine) saldamente nella top 5. Ed è proprio Instagram la piattaforma che registra la crescita più evidente, dal 55% al 64%. In forze anche Pinterest, che vede un salto dal 24% al 29% anche in Italia, in parallelo ad una crescita globale anche in virtù di una serie di migliorie della piattaforma.
Crescono di un paio di punti percentuali ciascuno anche Snapchat, Twitter, WeChat, Reddit: sono tutte piattaforme molto diverse tra loro ed è interessante notare come la crescita sia diffusa, indicatore di “salute generale” della categoria e non solo di alcune nicchie specifiche.
Impossibile naturalmente non toccare l’argomento TikTok: alla prima rilevazione in Italia vediamo un’adozione già all’11%, che naturalmente è indicatore di una penetrazione ancora più ampia sulla demografica prevalentemente presente sulla piattaforma, quella Generazione Z.
Non è solo il desiderio di rimanere connessi con i nostri amici, colleghi, brand preferiti e fonti di ispirazione che ci tiene attaccati ai telefoni, ma anche un’evidentissima ricerca di svago ed intrattenimento. Guardare video online, seguire vlog, l’ascolto di musica, radio online e podcast sono tutte attività che incrociano intrattenimento e desiderio di crescita personale. Conferma di questo desiderio è anche da trovarsi nella top 10 delle categorie di app più utilizzate dagli italiani: 5 categorie delle prime 7 sono infatti ascrivibili alla sfera dei social e dell’intrattenimento.
Tra queste 5 rientrano, diciamo serenamente senza sorpresa, app relative al mondo del gaming. Si tratta ormai di una industry letteralmente impossibile da ignorare: giocano infatti 4 italiani su 5, quasi 2 su 5 possiedono una console (su cui spendono quasi 50 minuti al giorno), e il 5% effettua pagamenti in-app o paga per DLC. Un italiano su 8 segue il live streaming di altri giocatori, e il 5% ha assistito ad un torneo di eSports (anche di questo vi abbiamo già parlato non molto tempo fa).
Segnali positivi anche sul fronte ecommerce: sono aumentati infatti di 1-2 punti percentuali rispetto al 2019 gli indicatori rispetto alle ricerche online pre-acquisto (dall’86% all’87%) e l’acquisto effettivo di prodotti da qualsiasi device (dal 75% al 77%).
Ma questi sono solo alcuni dei dati della ricerca Digital 2020 che vi consigliamo assolutamente di vedere nel dettaglio. E allora buona lettura, cercatori!
Fonti:
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